Suggerimenti per affrontare l'Alta Via

"Chi ha tempo non aspetti tempo"
L'estate, si sa, è la stagione delle vacanze per eccellenza, una passeggiata sull'Alta Via immersi nel verde dei boschi può costituire un'ottima occasione per scoprire la Liguria più recondita, lontano dalle spiagge affollate e rumorose.
Per chi può permettersi di frequentarla, però, è durante le altre stagioni che l'Alta Via da il meglio di sé.
L'itinerario è raggiungibile in breve da qualunque zona della costa o dell'entroterra e la sua suddivisione in comode tappe, percorribili anche in andata e ritorno in meno di una giornata, consente di effettuare piacevoli gite "fuori porta", magari con le "ciaspole" o in bicicletta, di uno o due giorni (adatte per i week-end) in ogni periodo dell'anno.

 

"Chi non semina non raccoglie"
Chi vuole praticare dello sport, a qualunque livello, deve prepararsi per tempo ed in maniera adeguata all'impegno fisico che lo aspetta.
L'escursionismo, pur non essendo di per sé uno sport, è comunque un'attività impegnativa, spesso molto faticosa, che richiede una preparazione fisica adeguata, soprattutto nella pratica dei "trekking a tappe" nei quali il fisico, talvolta, viene messo a dura prova dalla fatica, dalle intemperie, etc.
Il sedentario o l'escursionista "occasionale" che vorranno indossare le scarpe da trekking, dovranno pertanto iniziare dalle tappe meno impegnative che, comunque, possono ripagare con gli stessi motivi di interesse e gli stessi suggestivi paesaggi della tappe più lunghe e faticose.

 

"Chi ben comincia è a metà dell'opera"
Pronti? ... ai posti ... Via!
Un po' di calma. Chi vuole trascorre un vacanza o un week-end sereni sull'Alta Via deve innanzitutto organizzare in tutta tranquillità l'escursione. Deve preparare bene il programma e individuare il percorso consultando le guide e tenendo conto delle condizioni fisiche e delle capacità dei componenti del gruppo, della stagione, delle previsioni meteorologiche e del tempo che si prevede di trascorrere, per il "trekking-soggiorno", sull'Alta Via.

 

"Chi tardi arriva male alloggia"
Passo dopo passo, dosando le forze in funzione delle proprie possibilità come sanno fare i buoni camminatori, l'Associazione Alta Via si è occupata dapprima di migliorare la percorribilità dei sentieri e in seguito, con pazienza, di migliorare la ricettività e l'accoglienza lungo il percorso.
Ciò nonostante, l'itinerario presenta ancora alcune tappe prive di strutture ricettive ed altre in cui il funzionamento delle stesse è reso difficoltoso dalla mancanza di un gestore.
Pertanto, è consigliabile informarsi preventivamente sulla disponibilità delle strutture consultando il sito o la guida dei Posti Tappa oppure chiamando l'Associazione Alta Via o, meglio, contattando direttamente i gestori.

 

"L'abito fa l'escursionista"
Camminare in montagna significa affrontare condizioni climatiche spesso mutevoli e, anche se le altitudini toccate dall'Alta Via non sono pari a quelle alpine, in questo caso l'"imprevedibilità" è accentuata in questo caso dalla vicinanza al mare. In alcuni tratti, ad esempio nel Parco del Beigua, l'Alta Via corre sul crinale a circa 1.000 metri di quota a pochi chilometri, in linea d'aria, dalla costa! L’orografia del territorio determina quindi condizioni favorevoli ad un'elevata piovosità e ad intensi fenomeni di condensazione dell'umidità atmosferica, specie in cresta: è il “gaigo”, termine locale usato per indicare la nebbia che si forma lungo l’Alta Via, seguendo fedelmente il profilo delle montagne. Da non sottovalutare il vento, che spesso soffia forte e può rappresentare un disagio per chi non vi è preparato e non dispone di adeguato equipaggiamento. Un'attrezzatura appropriata e di qualità ed un abbigliamento funzionale (innanzitutto le calzature) sono pertanto di fondamentale importanza. La scelta dei capi da indossare, indipendentemente dall'attività praticata (trekking, alpinismo, torrentismo, MTB, etc.), va effettuata tenendo conto degli aspetti tecnici prima che estetici!
Tessuti (o materiali, nel caso delle scarpe, dello zaino e degli accessori) leggeri, traspiranti e resistenti possono garantire il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche. Il criterio base del vestire in montagna è quello di indossare gli indumenti a strati sovrapposti ("principio della cipolla"). Gli strati base sono tre, ognuno con una funzionalità definita: intimo, isolante e protettivo.
Gli accessori sono altrettanto importanti degli indumenti. Tra i principali ricordiamo la mantella impermeabile (poncho) e i bastoncini da trekking che, è bene ricordare, dovrebbero essere utilizzati sempre in coppia.