E' fatta!!!!! Non ci credo ancora: da Ventimiglia a Spezia in mountain bike…Pedalando, spingendo, sudando…Ma che soddisfazione!!!!

Nella foresta della Barbottina Questa primavera in occasione di una gara di mountain bike parlando con un amico vengo a sapere che stà organizzando la traversata dei monti liguri in mtb. Cosa sentono le mie orecchie!?!?!

Erano anni che ci pensavo dopo avere letto un resoconto di un biker che l'aveva percorsa in solitaria qualche anno fa. Avrei voluto farla anche anche io ma un po’ per l'inesperienza per questo tipo di avventura e un po’ per impegni di lavoro, avevo sempre a malincuore declinato. Ma questa volta combaciava tutto:Compagni di viaggio esperti e un 5 giorni ferie proprio in quel periodo….

Acquistato uno zaino da "traversata",settata e controllata la bicicletta mi ritrovo la mattina del 14 Agosto 2013 alle 5 di su un treno che da Genova, la mia città, mi porterà a raggiungere Ventimiglia dove mi aspettano i miei due compagni di avventura Stefano e Luca. Sono molto eccitato. Per tutto il viaggio penso e ripenso:reggerò la fatica di 5 giorni in sella? La bici mi darà problemi?Il tempo sarà sempre bello?...Ed eccomi a Ventimiglia! Sul piazzale della stazione ci sono Luca e Stefano che mi aspettano. Un caffè e si parte! Ragazzi sono contento come un bambino! Il peso dello zaino si fa subito sentire(6 kg!) ma non mi sbilancia affatto.



La prima tappa è la più lunga:116 km x11 h di pedalata x 3500 m di dislivello per arrivare a Nasino in provincia di Savona dove pernotteremo. Comiciamo a salire su asfalto e appena incontriamo l'Alta Via dei Monti Liguri la strada diventa sterrata e molto faticosa per il fondo molto sconnesso per parecchi km. Arriviamo finalmente alla Gola di Gouta ma rimpiangiamo presto ciò che abbiamo lasciato perché la strada diventa sentiero poco pedalabile fino a costrigerci a spingere fino a raggiungere i piedi del Monte Toraggio dove la strada si allarga e il fondo migliora.Sconfinati in territorio francese dobbiamo percorrere un tratto scavato nella roccia su un sentierino molto stretto con uno strapiombo da paura a lato!!!! Bici a spinta naturalmente aggrappati alla fune d'acciaio messa dall'altro lato del sentiero.D'ora in poi belle sterrate e qualche discesa un po’ erosa dall'acqua. Arrivati nei pressi di S.Bernardo di Mendatica Il fondo fangoso ci dice che e appena passato un temporale che abbiamo evitato. Sosta ristoratrice a S. Bernardo. Per arrivare alla provinciale che ci porterà a Nasino passiamo presso un gruppo di pale eoliche:bellissime e maestose.Ci siamo:prima tappa conclusa.Dormiremo in agriturismo.Ottima la cena con prodotti dei gestori.



8.30. Si parte per la seconda tappa. Sto bene. Nessun dolore particolare. Affronteremo 120km x 3200 m di dislivello pedalando per 9 ore. Pedaleremo molti km su asfalto ma il passaggio da Bardineto ad Altare è stato bellissimo immersi nei boschi.Purtroppo arrivati a Santa Giustina nei pressi della dura salita per arrivare al Rifugio Pra Riondo,fine della tappa,Luca rompe la ruota libera della bicicletta.Il guasto è irreparabile e quindi ci lascia andando verso la stazione di Albisola,fortunatamente vicina. Proseguiamo molto dispiaciuti io e Stefano. Durissima la salita verso il rifugio. Anche la seconda tappa è andata.Al rifugio qualcuno sapeva del nostro arrivo e dell'avventura che stavamo affrontando e qualcuno ci guardava con rispetto e ammirazione. Il ragazzo che serviva al ristorante ci chiedeva affascinato da dove venivamo e dove andavamo….Ragazzi un po’ di arie me le sono date…...



Al risveglio ho dolori al soprasella:Il peso dello zaino e le strade sconnesse cominciano a farsi sentire. Colazione al rifugio e si parte per la terza tappa. Tappa corta ma durissima per la salita al Rifugio Antola quasi tutta a spinta…..Si poteva pedalare su noiosissimo asfalto ma abbiamo preferito la natura. 87 km x 2700 m di dislivello x 9.30 h. Anche al rifugio Antola c'è interesse per la nostra impresa da parte dei gestori e ci fermiamo dopo la cena a parlarne volentieri con loro



Risveglio doloroso per me purtroppo: dove avvertivo dolore al soprasella è spuntata una vescica e appena seduto in sella per ripartire il dolore è notevole. Oggi affronteremo 67 km x 1400 m di dislivello pedalando per 4.45h. La tappa più corta della traversata compensata dalla bellissima discesa dal rifugio Antola dove abbiamo incontrato un toro al pascolo,fortunatamente tranquillo, e il passaggio nei pressi del Parco regionale dell'Aveto ed entrando nella riserva naturale Agoraie e Moggetto passando accanto ai laghi: Agoraie,Lame e Abeti transitando su splendide strade sterrate

Fine tappa ai piedi del Passo del Ghiffi dove pernottiamo in agriturismo.



Partiamo per l'ultima tappa e devo dire che nonostante la fatica cominci a farsi sentire un po’ troppo, siamo dispiaciuti che stia finendo questa bellissima avventura. 118 Km x 2600 m di dislivello x 7.20h. Abbiamo sofferto molto tutte le salite. In partenza il durissimo passo del Ghiffi a metà percorso il duro passo del Rastrello sotto un sole cocente, dove io amante delle salite toste, ho dovuto fermarmi(sigh…) per ben 2 volte per recuperare energie….Ma tutto è passato pedalando subito dopo sull'Alta Via dei Monti Liguri che corre su sterrate in saliscendi con fantastici panorami sul mar Ligure raggiungendo poi su asfalto Bolano, Ceparana ed entrando a La Spezia. E'fatta!!!!! Non ci credo ancora:da Ventimiglia a Spezia in mountain bike…Pedalando, spingendo, sudando…Ma che soddisfazione!!!! Foto di rito davanti alla stazione ferroviaria e brindisi con una birra fresca! E' stata un 'esperienza fantastica che consiglio a tutti gli amanti della natura e della mountain bike. Il meteo ci ha assistito regalandoci 5 bellissimi giorni di sole e la fortuna anche in quanto,io e Stefano, non abbiamo avuto nessun guasto meccanico. Abbiamo percorso 520 KM pedalando per 39 ore e superando 13200metri di dislivello totale.



Mario Indelicato