(sull’Alta Via dei Monti Liguri dal Giogo di Giustenice al Colle del Melogno)
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In auto: Autostrada A10 (uscita Finale Ligure), girare a sinistra su SP490, attraversare Finale e proseguire su SP1-Aurelia per Borgio-Verezzi.
In treno: Linea Genova-Ventimiglia, stazione di Borgio-Verezzi (molti convogli effettuano servizio “bici al seguito”).
Parcheggiata l’auto sul rettifilo che collega Borgio-Verezzi a Pietra Ligure (parcheggio lato monte tra Bagni Assunta e Bagni Milano), cominciamo a pedalare in direzione dell’abitato di Pietra Ligure; dopo circa un chilometro incontriamo una rotonda, svoltiamo a destra e proseguiamo in direzione Tovo San Giacomo.
Percorse alcune centinaia di metri attraversiamo, con bici rigorosamente alla mano, un ponte con al centro una nicchia votiva spostandoci sul lato sinistro. Giunti sul lato opposto, riprendiamo a pedalare nuovamente in direzione nord.
Al km 2,500 siamo ad un incrocio, dove svoltiamo a destra in direzione Giustenice. Poco dopo la svolta, la strada inizia a salire intervallata, al km 4,000, da una breve discesa di circa un chilometro al termine della quale, presso una farmacia, continuiamo diritti in salita.
Al km 6,500, transitando nell’abitato di San Lorenzo di Giustenice, la salita si fa molto dura (rifornimento di acqua).
Al Km 7,000 trascuriamo un bivio a sinistra [1], ed al km 8,700 giungiamo ad una nuova biforcazione, caratterizzata da una grossa cisterna detta Sarchi, dove andiamo a destra mantenendo la dura salita [2].
Al km 9,700 (quota metri 450 slm) inizia il fondo sterrato, con la pendenza che non cede di un punto; altri 500 metri e tralasciamo un bivio sulla sinistra per continuare [3], in corretto tracciato, affrontando rampe che non scendono mai al di sotto del 12% di pendenza.
Al km 12,000, un breve tratto cementato ci consente di affrontare l’ulteriore accentuarsi della pendenza; al termine della rampa, al km 12,600, tralasciamo la deviazione per Bric Aguzzo proseguendo dritti [4] su pendenza finalmente più abbordabile.
Al km 13,500 transitiamo in un fresco bosco e, proseguendo verso destra [5], il percorso diventa via via più impervio, scavato com’è dal dilavamento dell’acqua piovana, ma ancora pedalabile. Presso un tornante trascuriamo il bivio che conduce al Rifugio Pian delle Bosse (posto tappa Alta Via) e, al km 16,200, siamo ormai giunti al Giogo di Giustenice (m. 1200 slm). Giunti al passo ci immettiamo (in direzione Nord) sull’Alta Via dei Monti Liguri che incrocia da sinistra.
Al km 16,500 siamo ad un incrocio di percorsi MTB, dove seguitiamo, con svolta a destra [6], a percorrere fedelmente il tracciato dell’AV che si addentra in un bel bosco su largo e soffice sentiero che scende intervallato da cortissime salite.
Al Km 17,900, il sentiero sbuca su di una larga radura dove troneggiano, imperiose, alte conifere. Da destra incrocia una larga sterrata, dal fondo perfetto, che imbocchiamo [7].
Al km 20,600 superiamo il bivio per Calizzano e Monte Mezzano continuando sull’AV e, al km 21,500, siamo ad fonte presso una piccola baita dove, un cartello, indica l’inizio della Foresta Barbottina [8]. Superata la radura, il percorso riprende in leggera discesa dipanandosi all’interno della bella faggeta demaniale.
Al km 23,000 troviamo la strada sbarrata da un singolare cancello in ferro, aperto ed eventualmente aggirabile su entrambi i lati.
Al km 23,500, proprio nei pressi di un tornante ad “U”, il percorso confluisce nella strada forestale che dal Colle del Melogno sale al Forte Tartagna. Deviamo a sinistra [9] e scendiamo al Colle del Melogno (km 24,700, m. 1.030 slm) dove, al cospetto delle imponenti fortificazioni napoleoniche, intercettiamo la SP490.
Transitati sotto le arcate del Forte Centrale, percorriamo i 1500 metri di discesa che conducono allo spiazzo antistante l’Osteria Din (meta di ciclisti assetati ed affamati), dove abbandoniamo l’AV per imboccare la carrareccia che parte proprio di fronte alla locanda. Percorsi circa duecento metri, siamo ad una biforcazione: scendendo a destra (variante segnata in cartografia) ci reinnestiamo, scendendo su agile sterrato, alla SP490, salendo a sinistra, per una piccola rampa di circa 200 metri, si percorre invece un tratto di percorso “free-ride”.
Al km 28,500 trascuriamo un segnavia (pallina rossa + sbarrette parallele rosse) per proseguire la discesa in direzione destra e, al km 29,600 ritroviamo l’ampia strada sterrata tralasciata poco dopo il transito nei pressi dell’Osteria Din.
Svoltiamo a sinistra [10] e, percorrendo sempre la sterrata tralasciamo: al km 32,600, due deviazioni sulla sinistra [11] e, al km 32,800 la deviazione a sinistra (oltre una sbarra in ferro) per la chiesetta della Madonna della Guardia, punto panoramico (fonte d’acqua potabile) da cui si può imboccare la variante tecnica [Vd. note].
Superato il bivio con sbarra, scendiamo ancora sino ad incrociare la strada asfaltata, svoltiamo a sinistra e continuiamo a scendere fino alla Cappelletta di San Pantaleo (qui si ricongiunge la variante tecnica appena citata). Riprendiamo la discesa per alcune centinaia di metri fino a giungere al bivio per Bardino Vecchio [12]. Passata la chiesa di Bardino ci immettiamo sulla SP4 in direzione Tovo San Giacomo e tiriamo dritti in discesa fino al punto di partenza che raggiungiamo al km 46,000.
[n] bivio indicato in cartografia.
Si tratta di un percorso molto bello e vario, godibile innanzitutto per le sue faggete, tra le più belle di Liguria; è fisicamente impegnativo, per sviluppo e dislivello, ma tecnicamente, ad eccezione della variante che può essere “bypassata” con comoda sterrata, è ben ciclabile. Specifici itinerari “freeride” si possono trovare sulla guida “BluBike” (www.ideeverticali.it).
Dalla Madonna della Guardia, sulla destra, notiamo un stretto e ripido sentiero; lo seguiamo, con bel percorso molto tecnico su fondo di roccia compatta, arrivando, dopo meno di un chilometro, ad incrociare una sterrata. La seguiamo verso destra e, dopo breve salita, scendiamo alla Cappella di San Pantaleo da cui riprendiamo l’itinerario originale.
-46 km
-non disponibile
-1280 m circa
-altezza massima 1.200 m circa
-99%
-non disponibile
-MC+ / BC
-Auto
-Treno
-da Settembre a Giugno
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(1) Kml è il formato proprietario di Google. Da visualizzare su Google Earth.
(2) Gpx è un formato internazionale standard che contiene sia la Traccia che i Waypoint. Da scaricare sul proprio GPS.
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