IM / 01 - Anello del Saccarello

(sulla “vetta di Liguria” lungo l’Alta Via dei Monti Liguri)

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Come arrivare

In auto: Autostrada A10 Genova–Ventimiglia, uscita al casello di Albenga, quindi proseguire sulla SP 453 in direzione di Pieve di Teco, da dove si continua per Mendatica e si sale infine a San Bernardo di Mendatica.

Il percorso

Da San Bernardo di Mendatica (m. 1.263), seguiamo le indicazioni per Monesi. Al bivio notiamo il cartello dell’itinerario denominato “PedalAlpi” ed un altro indicante un generico percorso “MTB”. La strada, asfaltata, inizia a salire subito in maniera piuttosto sostenuta all’interno del bosco, spiana un poco, e prosegue poi sempre tendenzialmente in salita. Dopo circa 3 km. giungiamo alle prime case di Monesi (m. 1.310). Quasi subito, ci appare, in alto, l’imponente sagoma del Monte Saccarello. Imbocchiamo la deviazione che conduce agli impianti sciistici [1], la superiamo e continuiamo a salire.
Al km 6,500, il fondo diventa sterrato e la salita riprende bruscamente transitando all’interno di un bosco da dove usciamo, al km 8,250, in corrispondenza di una stazione degli impianti sciistici. Qui il fondo, da sterrato, diventa cementato.
Al km 10,300 giungiamo ad un bivio caratterizzato da una casupola di legno. Da destra arriva la strada da Limone. Svoltiamo a sinistra [2] e proseguiamo sempre in costante salita. Iniziano ora una serie di tornanti piuttosto duri che ci consentono però di guadagnare quota rapidamente.
Al km 12,100, preso un bivio [3] segnato da un cippo militare, da due cartelli “MTB” nonché dall’indicazione del rifugio Sanremo (posto tappa AV), raggiungiamo quota 2.000 metri. Proseguiamo in direzione del rifugio e, al km 13,900, incrociamo l’Alta Via dei Monti Liguri. Svoltando a destra si guadagna, con poche pedalate, la vetta del Monte Saccarello (m. 2.200), al km 14,500 del nostro itinerario, raggiungendo così la vetta più elevata in terra ligure! Alla nostra sinistra, sovrastata da una grande statua in bronzo del Cristo, possiamo ammirare la Cima del Redentore (m. 2.164).
Siamo al confine tra Francia, Piemonte e Liguria ed il panorama a 360° ripaga dell’impegno profuso per raggiungere la cima. Lasciata la vetta del Saccarello, torniamo sui nostri passi (anzi, ruote!) percorrendo la strada a ritroso fino all’ultimo bivio. A questo punto proseguiamo verso destra, in leggera discesa, mantenendoci sul crinale montuoso caratterizzato da un andamento a saliscendi, mai troppo faticoso. Viaggiamo su fondo ciottoloso ma, tutto sommato, buono.
Al km 17,000, siamo al rifugio Sanremo (m. 2.078). Ancora poco più di un chilometro e, al km.18,500, giungiamo al Passo di Garlenda (m. 2.015). Superata una salita, non molto impegnativa, che taglia, a sinistra, il fianco del Monte Frontè, arriviamo ad una breccia dove sono riportati dei segnavia “MTB” che abbandonano l’Alta Via (proseguendo sull’Alta Via, effettuiamo la variante descritta nelle NOTE). Svoltando a destra [4], si guadagna la vetta del Monte Frontè. Svoltando ancora, questa volta a sinistra [5], prima della vetta, ci immettiamo sul sentiero che, seguendo la dorsale del monte, arriva, con bel percorso tecnico, sopra la galleria del Colle di Garezzo (m. 1.795), al km 23,000 dell’itinerario. Scendiamo ora a sinistra [6] lungo la strada sterrata che ci riporta a San Bernardo di Mendatica.

Note

[n] bivio indicato in cartografia.

L’itinerario si svolge in ambiente alpino con magnifiche vedute sulle Alpi Marittime e sul Mercantour. Ad inizio primavera si possono trovare tracce di neve che ostacolano il percorso. La salita non presenta difficoltà tecniche mentre la discesa può essere fatta passando dalle pendici meridionali del Monte Fronte’, segnavia MTB (consigliata), o seguendo “fedelmente” l’Alta Via su percorso più tecnico e meno ciclabile.

Eventuali varianti di percorso

Dalla breccia sotto il Monte Frontè, dove il segnavia MTB svolta a destra, continuiamo lungo l’Alta Via dei Monti Liguri fiancheggiando la montagna ancora un centinaio di metri. Oltrepassati diversi ruderi (forse vecchie malghe riadattate a casermette), arriviamo al Passo Frontè (m. 2.081). Qui prendiamo a scendere su sentiero poco evidente, angusto e a tratti tecnico, seguendo sempre il segnavia AV.
Il percorso effettua alcuni tornanti e, al km 20,200, cominciamo ad intravedere, sotto di noi, la Margheria Frontè (abbeveratoi per bovini) ed uno spiazzo diserbato dove confluiscono più sentieri. Puntiamo in quella direzione tagliando il prato, ripido ma ciclabile, per circa 200 metri. Giunti presso i picchetti segnavia biancorossi AV, riprendiamo il sentiero. Inizialmente sassoso e a tratti, seppure molto brevi, quasi impraticabile, il tracciato migliora sensibilmente via via che ci si approssima alla sterrata del Colle di Garezzo. Giunti sulla strada provinciale del Colle, scendiamo a sinistra.
Al km.24,700 il fondo si fa nuovamente asfaltato. Continuiamo, e al km. 25,600 siamo nuovamente al punto di partenza (San Bernardo di Mendatica).

Si segnala la totale mancanza d’acqua potabile lungo tutto il percorso!

Informazioni generali

Sviluppo

-28,5 km

Tempo di percorrenza

-non disponibile

Dislivello

-1000 m circa
-altezza massima 2200 m circa

Ciclabilità

-95%

Tipologia fondo

-28% asfalto
-61% sterrato
-10% sentiero

Difficoltà

-MC / BC+ Variante: OC

Accessibilità

-Auto

Periodo consigliato

-mezze stagioni

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Note

(1) Kml è il formato proprietario di Google. Da visualizzare su Google Earth.

(2) Gpx è un formato internazionale standard che contiene sia la Traccia che i Waypoint. Da scaricare sul proprio GPS.

N.B. Per scaricare le tracce GPS cliccare sul tasto dx del mouse e salvare il file con l'estensione originaria (.kml o .gpx).

N.B. Per la visualizzazione delle tracce è disponibile software gratuito su internet. Tra questo segnaliamo GPS TrackMaker© (http://www.gpstm.com/).